Sbiancamento

Sbiancamento

L’alterazione del colore dei denti è un aspetto che pregiudica seriamente il sorriso e, sempre più, si usano tecniche poco invasive, come lo sbiancamento dentale, per risolvere questo problema estetico (1).

Le cause dello scolorimento dei denti possono essere sistemiche e locali, che a loro volta si dividono in esogene ed endogene. Queste pigmentazioni possono essere dovute a diversi fattori e colpiscono sia i denti vitali che quelli devitalizzati. Tra le cause esogene abbiamo il tè, il vino, la nicotina, i coloranti alimentari, ecc…;  in quelle endogene locali il degrado della polpa, i farmaci e i materiali per l’otturazione dentale. Le cause sistemiche possono essere dovute a malattie congenite, trattamenti con antibiotici e fluorosi dentale o scolorimenti causati dall’età. I motivi più frequenti di scolorimento in denti vitali sono la fluorosi dello smalto, alcune macchie alimentari e le cattive abitudini nei pazienti, come il consumo di prodotti che contengono pigmenti forti, come il tabacco, il tè verde, ecc… (2).

Lo sbiancamento dello smalto dentale può essere realizzato:

  • In clinica: tecnologia laser, microabrasione o applicazione di un agente chimico sulla superficie del dente.
  • Domiciliari: dentifrici sbiancanti (si preferiscono quelli che sono più delicati con la dentina e lo smalto, ovvero, che hanno una bassa abrasività).

Prima di decidere la tecnica di sbiancamento si deve prendere in considerazione (1):

  • Una valutazione clinica e radiografica: per indicare lo sbiancamento, i denti devono avere la parte coronaria relativamente integra, senza ricostruzioni molto estese.
  • Abitudini dannose: devono essere note le possibili abitudini dannose, soprattutto in relazione all’alimentazione e al tabacco. Se si utilizzano sostanze che macchiano i denti è necessario tentare di diminuirle durante il trattamento per ottenere un risultato ottimale. Inoltre, se una volta terminato il trattamento si torna ad utilizzarle in modo esagerato, la durata dello sbiancamento ottenuto sarà inferiore.
  • Aspettative in quanto al risultato: la variabilità della durata dei risultati ottenuti sembra essere correlata all’intensità e alla frequenza di esposizione dei denti alle sostanze coloranti.
  • Profilo del paziente: il successo dello sbiancamento domiciliare dipende dalla corretta applicazione giornaliera del gel sbiancante durante il periodo stabilito. Se si desiderano risultati più veloci, ma non si applica quotidianamente o in modo corretto, sarà meglio optare per lo sbiancamento realizzato in studio.
  • Sbiancamento dentale domiciliare: nell’ambito dei trattamenti di sbiancamento domiciliari ci sono i dentifrici basati sulle nanoparticelle di idrossiapatite, con un maggiore effetto sbiancante poiché queste nanoparticelle agiscono riempiendo le superfici irregolari dello smalto dei denti e lasciano una superficie più liscia e uniforme, restituendo ai denti luminosità e il bianco naturale. La luce, colpendo una superficie più liscia, si riflette e dà una maggiore luminosità e brillantezza.

Bibliografia

  1. Kroeff Dillenburg, A.L., Nocchi Conceiçao, E. Blanqueamiento dental. Odontología restauradora. Salud y estética. En: Nocchi Conceiçao (Ed.). Armed editora SA. Brasil 2007; 204.).
  2. Roesch, R.L., Peñaflor, F.E., Navarro, M.R. y cols. Tipos y técnicas de blanqueamiento dental. Oral 2007; 25: 392-395