Effetto della menopausa sulla salute parodontale

In una recente pubblicazione del Journal of International Society of Preventive & Community Dentistry sono stati presentati i risultati di una ricerca eseguita con lo scopo di osservare l’influenza della menopausa sulla saliva e sulla salute orale. A tal proposito, sono stati analizzati il tasso di flusso salivare, il pH della saliva stimolata, lo stato dell’igiene orale, la presenza di carie dentali e la salute parodontale in 40 donne sane con un ciclo mestruale normale (gruppo di controllo) e 40 donne sane postmenopausiche (gruppo di casi).

La menopausa è un momento fisiologico della vita della donna che coincide con una riduzione della produzione ormonale (estrogeni e progesterone) e con la scomparsa del ciclo mestruale. Le vampate di calore, il dolore articolare, la secchezza delle mucose, il calo del desiderio sessuale, la sudorazione notturna, gli sbalzi d’umore, i deficit cognitivi e l’insonnia sono le manifestazioni cliniche principali di questa fase.

I cambiamenti subiti dalla donna durante la menopausa e l’età influiscono sullo stato della salute orale. L’assottigliamento della mucosa orale, la diminuzione del flusso salivare, la sindrome della bocca urente, la recessione gengivale, la perdita dell’osso alveolare, il deterioramento dei denti, le carie radicolari e i problemi delle articolazioni della mandibola sono le manifestazioni del cavo orale più comuni in questa fase.

risultati della ricerca hanno dimostrato una diminuzione del flusso salivare e del pH della saliva nel gruppo dei casi (p<0,001). Dall’altro lato, l’indice semplificato di igiene orale, l’indice dei denti cariati persi e otturati, l’indice parodontale di comunità e l’indice di perdita dell’inserzione sono stati maggiori nelle donne postmenopausiche rispetto a quelle dei gruppi controllo (p <0,001).

Per questi motivi, è fondamentale prestare maggiore attenzione alle precauzioni da prendere in questo momento della vita di una donna per assicurare un’ottima condizione del cavo orale. Stabilire una serie di misure e routine sane ridurrà in modo considerevole le conseguenze della menopausa sulla salute orale.

Lo spazzolino da denti: storia e caratteristiche

Chi ha inventato lo spazzolino?

Lo spazzolino, così come lo conosciamo oggi, è stata un’invenzione dei dentisti cinesi risalente a oltre 1500 anni fa. Precedentemente gli arabi usavano dei ramoscelli di areca, una pianta meglio conosciuta come palma, i cui semi (noti con il nome di “noci”) erano a loro volta un ottimo dentifricio. L’areca fu utilizzata anche dagli abitanti del lontano Oriente, nonostante la mischiassero con la foglia di betel e con la poltiglia ottenuta dai gusci macinati di alcuni molluschi. Il risultato era una sorta di chewing gum che manteneva i denti puliti ed era un rimedio contro l’alito cattivo. Lo spazzolino che conosciamo oggi è stato inventato nel XVII secolo. Nella corte francese veniva utilizzato uno spazzolino realizzato con crine di cavallo o di altri animali, con ottimi risultati. Nel nostro secolo una delle innovazioni dello spazzolino, il cosiddetto “spazzolino miracoloso” del Dott. West del 1938, era fatto di ciuffi di seta che permettevano una perfetta igiene orale e che porteranno al prodotto che abbiamo oggi nelle nostre casa (1).

Come deve essere un buono spazzolino?

La funzione di un buono spazzolino è di rimuovere il biofilm orale senza danneggiare lo smalto (2). Deve soddisfare, quindi, i requisiti seguenti:

  • Setole in Tynex®della qualità e durezza adeguate, con la punta arrotondata e morbida per effettuare una pulizia efficace senza danneggiare i tessuti molli e la superficie dello smalto, permettendo l’accesso agli spazi interprossimali.
  • Testina della giusta grandezza a forma di diamante, leggermente più stretta da un lato per permettere di raggiungere le zone posteriori del cavo orale, più difficili da pulire. La lunghezza della testina deve essere uguale all’area occupata da due a tre denti contigui.
  • Collo maneggevole che agevola l’accessibilità e che si possa flettere fino a raggiungere la posizione che meglio si adatta al cavo orale.
  • Manico con impugnatura ergonomica antiscivolo e flessibile.

Oltre ad una serie di caratteristiche che deve avere uno spazzolino, è importante anche il modo in cui si utilizza e si conserva. Di seguito, qualche consiglio per mantenere lo spazzolino pulito e in buono stato (3):

  • Lo spazzolino non deve essere condiviso.
  • Dopo l’uso, deve essere sciacquato con l’acqua del rubinetto per rimuovere eventuali residui di dentifricio o di cibo.

Deve essere tenuto in posizione verticale. Se ci sono più spazzolini, tenerli separati per evitare che i microrganismi passino da uno all’altro. Si raccomanda di utilizzare un cappuccio di protezione per tenerlo isolato dagli agenti esterni. È importante che il cappuccio non sia totalmente chiuso e presenti dei fori che permettano la aerazione delle setole.

Perché è importante sostituire lo spazzolino ogni 3 mesi?

I dentisti raccomandano di sostituire lo spazzolino quando compaiono i primi segni di usura o almeno ogni tre mesi. Studi scientifici dimostrano che uno spazzolino consumato non è in grado di rimuovere la placca batterica o il biofilm orale con la stessa efficacia di uno in condizioni ottimali¹.

Perdita di efficacia delle setole

L’uso prolungato dello spazzolino determina il deterioramento delle setole che perdono la loro efficacia² e non puliscono adeguatamente le zone difficilmente raggiungibili. Di conseguenza, la pulizia sarà poco efficace e può consumare lo smalto o danneggiare le gengive. Le setole danneggiate, inoltre, incrementano la contaminazione batterica. È stato dimostrato che uno spazzolino in cattive condizioni non è efficace nella rimozione del biofilm orale².

Dobbiamo rendere consapevoli i nostri pazienti perché mantengano l’efficacia dello spazzolino:

  • Evitando di utilizzarlo dal momento in cui compaiono i primi segni di usura (le setole iniziano ad aprirsi a ventaglio).
  • Cambiando lo spazzolino con maggiore frequenza, almeno ogni tre mesi, soprattutto nei bambini e nelle persone con apparecchio ortodontico.

Gli studi scientifici dimostrano come uno spazzolino utilizzato per un periodo superiore a tre mesi non sia in grado di rimuovere correttamente il biofilm orale².

Le setole: l’ambiente ideale per la crescita dei batteri

Gli spazzolini possono svolgere un ruolo importante nella trasmissione di malattie e aumentare il rischio di infezione, poiché possono fungere da luogo di proliferazione dei microrganismi. La contaminazione è dovuta all’annidamento e sopravvivenza dei microrganismi infettivi presenti nello spazzolino. La contaminazione degli spazzolini si verifica subito dopo il primo utilizzo e aumenta con il tempo³.

L’ambiente umido e poco ventilato favorisce l’accumulo e la crescita dei batteri. Per questo motivo occorre prendere alcune precauzioni:

  • Sciacquare bene lo spazzolinodopo l’uso e rimuovere l’acqua in eccesso.
  • Utilizzare sempre lo spazzolino con il cappuccioper assicurarsi che sia la testina che le setole siano protette, senza tuttavia impedire il passaggio dell’aria. Questo ridurrà l’ambiente umido che si crea tra le setole.
  • Tenere lo spazzolino in posizione verticaleper agevolarne l’asciugatura e impedire la contaminazione.
  • Evitare il contatto tra gli spazzolini per prevenire la contaminazione crociata.
  • Cambiare lo spazzolino dopo una malattia. Si tratta di una precauzione fondamentale poiché gli organismi infettivi possono restare nello spazzolino e causare una ricaduta.
  • Cambiare lo spazzolino almeno ogni tre mesinonostante l’aspetto non sia deteriorato, poiché l’accumulo di batteri potrebbe essere eccessivo nell’arco di quel tempo o, addirittura prima, se si osservano segni di usura.

 

Protocollo di attuazione – Come prevenire e curare l’erosione dentale?

L’erosione dentale è la perdita progressiva dello smalto dei denti in conseguenza dell’azione di sostanze acide che non coinvolge i batteri. Il processo è simile a quello della carie, ma in questo caso è una lesione dello smalto suscettibile all’erosione e resistente alla rimineralizzazione. È imprescindibile, quindi, fissare un protocollo di prevenzione e sapere quale è la cura necessaria per frenare la perdita del tessuto di sostegno dei denti.

Protocollo di prevenzione dell’erosione dentale

  1. Evitare e ridurre il contatto diretto con le sostanze acide
    • a) Ridurre il consumo di cibi e bevande acide e gassate. Si raccomanda il consumo delle bibite frizzanti con l’utilizzo di una cannuccia per evitare il contatto diretto con i denti.
    • b) Evitare cibi quali limone, aglio, frittura… che possono causare un aumento di reflusso gastroesofageo nei pazienti che soffrono di questa patologia e, qualora il paziente non stia seguendo una cura, consigliare una visita medica per il controllo dell’acidità.
  2. Aumentare la resistenza agli acidi mediante una terapia a base di fluoro: è stato dimostrato che il fluoro contribuisce a ridurre gli effetti erosivi degli acidi, con applicazione topica o di vernici.
  3. Raccomandare una cura di igiene orale quotidiana con dentifricio o collutorio a base di fluoro che contengano nanoparticelle di idrossiapatite a concentrazione specifica che, secondo quanto dimostrato, contribuiscono a prevenire l’erosione dentale.
  4. Uso di calcio e fosfato per aumentare la resistenza degli acidi: il calcio e il fosfato riducono considerevolmente il potenziale erosivo di diversi agenti acidi.
  5. Consigli per lo spazzolamento dei denti: le persone che soffrono di erosione dentale e che utilizzano dentifrici abrasivi possono peggiorare ulteriormente la perdita dello smalto. A tal proposito, è importante raccomandare a questi pazienti dentifrici non abrasivi, di fare gli sciacqui con l’acqua prima di spazzolare i denti e dopo il consumo di cibi o bevande acide per ripristinare il pH del cavo orale; di attendere almeno 30 minuti prima di lavarsi i denti e lasciare che la saliva neutralizzi il pH. Inoltre, i prodotti a base di fluoro con azione anticarie aiutano a prevenire l’erosione.

Cura dell’erosione dentale:

Si raccomanda di iniziare la cura dell’erosione dal protocollo di prevenzione sopra descritto. Dopo aver informato il paziente e controllato il protocollo di prevenzione, si passerà alla cura di ripristino in base al livello di erosione subito dai denti:

  1. Erosione iniziale: se la perdita dello smalto non è totale, procederemo soltanto a controllare il paziente mediante il protocollo di prevenzione.
  2. Erosione moderata: in caso di perdita totale dello smalto su una sola zona del dente, con conseguente esposizione della dentina, provvedere all’otturazione mediante composito.
  3. Erosione severa: qualora il paziente presenti esposizione della dentina su diverse zone del dente o su più parti e soffra di sensibilità, è necessario intervenire e, in qualche caso, potrebbe essere necessario il trattamento endodontico e la collocazione di intarsi o corone.

Mito e realtà su gravidanza e Salute Orale

Nel corso della gestazione il corpo della donna subisce molti cambiamenti ormonali, avendo ripercussioni anche sulla salute del cavo orale. Questi cambiamenti ormonali possono determinare un incremento di alcune patologie come la gengivite, tumori della gengiva e aumento della carie. Per questo motivo è di fondamentale importanza sapere che, durante la gravidanza, è necessario avere delle corrette abitudini di igiene orale per evitare eventuali problemi. Di seguito ripassiamo qualche mito e realtà sulla salute del cavo orale durante la gravidanza.

 

Aumento della carie e della malattia parodontale che non è possibile curare.

Mito. È vero che durante la gravidanza esiste un aumento della predisposizione alla comparsa delle carie e all’aumento della malattia parodontale per diversi motivi: un’attenzione minore verso l’igiene orale e un accumulo maggiore di placca batterica, il cambiamento delle abitudini alimentari e degli orari dei pasti, l’aumento dell’acidità della saliva (ph<7 aggressivo per lo smalto) dovuto anche al cambiamento ormonale in atto durante la gravidanza e al vomito tipico durante la gestazione.

Tuttavia, se si mantiene una corretta igiene orale, è una situazione che è possibile evitare.  D’altro canto non esistono controindicazioni per poter effettuare un trattamento dentale durante la gravidanza né per l’uso dell’anestesia locale.

Le gengive sanguinano e si infiammano.

Realtà. Il cambiamento ormonale accentua la reazione infiammatoria già esistente aumentando l’arrossamento e il sanguinamento delle gengive.

Esiste una patologia abbastanza comune chiamata granuloma piogenico. Si tratta di un tessuto molle molto eritematoso che cresce normalmente nel primo trimestre della gravidanza a causa dell’aumento di estrogeno.

Devo informare immediatamente il mio professionista del cavo orale di fiducia che sono in stato di gravidanza.

Realtà. È necessario comunicarlo anche se si tratta soltanto di un’ipotesi. Si deve comunicare il mese di gravidanza, se si tratta di una gravidanza a rischio, se si prende qualche farmaco o se si soffre di una malattia.

Una donna in stato di gravidanza non può mettere l’apparecchio ortodontico.

Mito. Non esiste una controindicazione assoluta per iniziare un trattamento ortodontico durante la gravidanza. Tuttavia è importante tenere presente due cose: per effettuare lo studio che precede il trattamento ortodontico è necessario eseguire una ortopantomografia e una teleradiografia; l’apparecchio ortodontico, inoltre, aumenta l’accumulo di placca. Se a tutto ciò aggiungiamo l’infiammazione delle gengive tipica della gravidanza, la paziente in stato di gravidanza che decide di seguire un trattamento ortodontico deve essere consapevole dell’importanza dell’igiene orale per evitare qualsiasi problema causato dall’accumulo di biofilm orale.

Non si possono fare radiografie durante la gravidanza.

Mito. Nonostante si raccomandi di evitare la radiazione, è da tenere presente che le radiografie orali hanno una dose minima di radiazioni. Si faranno soltanto se strettamente necessario, evitando in questo modo quelle di controllo e verrà utilizzato un camice piombato per evitare possibili radiazioni.

Esistono trattamenti dentali che le donne in stato di gravidanza non possono eseguire.

Mito. Il trattamento dentale non è controindicato, ma è comunque raccomandabile effettuare qualsiasi trattamento nel secondo trimestre della gravidanza (i maggiori pericoli riguardano il primo trimestre, in concreto le prime otto settimane, per il rischio di malformazioni) e alla fine del terzo trimestre (parto prematuro). Se possibile, si raccomanda di posticipare dopo il parto i trattamenti particolari, come gli interventi chirurgici.

La salute orale della madre può influire sul feto.

Realtà. In effetti, esiste una relazione tra le nascite premature, i bambini sottopeso e la malattia parodontale severa.

 

Durante la gravidanza, quindi, è importante mantenere una buona igiene orale, effettuare visite periodiche dal professionista dei cavo orale e risolvere al momento qualsiasi problema del cavo orale.

Scegliere e usare correttamente uno scovolino

Quando lo spazio tra i denti è aperto, si consiglia l’utilizzo di spazzolini interprossimali per poter eliminare efficacemente il biofilm o la placca batterica che si forma tra i denti.

Per scegliere lo spazzolino interprossimale che si adatta meglio ai tuoi bisogni, è importante considerare i seguenti fattori:

  • Spazio o misura tra i denti (PHD: Passage Hole Diameter)
  • Numero di localizzazioni in cui usare uno spazzolino interprossimale
  • Zona in cui si trovano le localizzazioni (settori anteriori della bocca: incisivi e canini o settore posteriore: premolari e molari)

Se non conosci il PHD che corrisponde allo spazio interprossimale, si consiglia inizialmente di scegliere la misura più piccola (spazzolino Interprox®nano 0.6 o Interprox® Plus nano 0.6) e aumentare la misura se lo spazzolino lavora con facilità. Inoltre, si hai diverse localizzazioni è importante usare diversi spazzolini interprossimali a seconda della dimensione di ognuno degli spazi.

Per zone anteriori si consiglia l’uso di spazzolini interprossimali con manico retto come la gamma di spazzolini Interprox®. Per zone posteriori come premolari o molari, gli spazzolini che presentano una testina angolare (Interprox® Plus) ti aiuteranno a realizzare una corretta pulizia interprossimale.

Ad ogni modo, i nuovi spazzolini Interprox® con manico e collo flessibile senza effetto memoria permetteranno di adattarsi sia alle zone anteriori che a quelle posteriori, essendo di gran aiuto quando si hanno spazi interprossimali della stessa misura in varie zone della bocca.

Per un corretto utilizzo dello spazzolino interprossimale, seguire i seguenti passi:

  1. Utilizzare lo spazzolino Interprox® più adeguato ad ogni spazio. Lo spazzolino deve essere introdotto con cautela, in modo che siano i filamenti e non il filo metallico ad essere in contatto con i denti.

2. Muovere lo spazzolino dall’interno verso l’esterno, senza farlo girare.

3. Ripetere questi movimenti dalla superficie interna dei denti.

4. Nel caso di spazzolini Interprox® con collo e manico flessibili, flettere il collo (non il filo) e/o il corpo dello spazzolino per un’inclinazione adeguata.

 

Curare i denti sensibili con l’apparecchio ortodontico

L’uso dell’apparecchio ortodontico nell’età adulta è sempre più comune per migliorare l’aspetto o correggere il morso. Una corretta igiene orale può contribuire ad ottimizzare il trattamento ortodontico e a prevenire i contrattempi che possono complicarne il processo, come nel caso della compara della sensibilità dentale.

I bracket facilitano l’accumulo dei residui di cibo tra i denti e la formazione della placca dentale. La placca batterica è una pellicola incolore e appiccicosa formata da batteri e altre sostanze che aderiscono ai denti. L’accumulo della placca batterica intorno ai bracket può determinare la comparsa di carie, alito cattivo, macchie e malattie delle gengive. Inoltre, è da tenere presente che le forze applicate dall’apparecchio per generare il movimento dei denti possono provocare la sensibilità dentale, che può essere più marcata durante le prime settimane del trattamento.

Per evitare questi inconvenienti è importante seguire un’igiene orale basata sui consigli specifici per la pulizia dei bracket e per curare i denti sensibili.

1-. Spazzolare i denti e la lingua dopo i pasti. Lo spazzolamento deve essere accurato, soprattutto tra la gengiva e il dente dove si accumula più facilmente il biofilm dentale, per rimuovere il massimo della placca. È necessario pulire bene anche gli spazi tra i denti con l’uso del filo interdentale, dello spazzolino interprossimale e degli idropulsori. Occorre considerare che lo spazzolamento con i bracket non deve essere effettuato con più forza, per evitare di aggravare la sensibilità dentale. Avere una buona tecnica è da preferirsi allo spazzolare con forza.

2-. Si consiglia di aggiungere una collutorio per gli sciacqui orali dopo aver spazzolato i denti. L’uso del collutorio a base di fluoro può aiutarci a pulire e a rafforzare le parti della bocca dove i bracket rendono più difficile la pulizia e tendono ad accumulare i batteri evitando, in questo modo, la comparsa della carie dentale e proteggendo lo smalto dei denti.

3-. In caso di sensibilità dentale si consiglia di utilizzare un dentifricio specifico ad azione desensibilizzante che protegga denti e gengive. Anche un collutorio specifico ,per arrivare alle zone difficili da raggiungere, può essere d’aiuto insieme ad un gel per quei momenti di sensibilità dentale acuta in cui è necessaria un’azione desensibilizzante veloce.

4-. È fondamentale, inoltre, che durante il trattamento ortodontico si continui ad effettuare la profilassi professionale almeno ogni 6 mesi per evitare la formazione del tartaro e l’accumulo della placca.

5-. Oltre ad un’igiene orale specifica dobbiamo fare particolare attenzione all’alimentazione e alle abitudini. Si raccomanda di limitare il consumo di cibi dolci, bevande zuccherate, cibi appiccicosi come le gomme e di evitare di mordere cose dure come alcuni frutti secchi. È importante anche limitare il consumo dei cibi acidi che possono creare sensibilità dentale e danneggiare lo smalto (erosione dentale) favorendo la sensibilità dei denti.

6-. Inoltre, è importante sapere che l’abitudine di mordere oggetti duri come penne, stecchini o ghiaccio, favorisce maggiormente la sensibilità dentale durante il trattamento ortodontico, proprio come utilizzare i denti per tagliare un oggetto.

In conclusione, occorre prestare particolare attenzione ai cibi e oggetti duri che possono provocare il distacco di un bracket e il conseguente ritardo del trattamento, aggravando anche il nostro problema di sensibilità dentale.

Cibi freddi e sensibilità dentale

L’ipersensibilità dentale (o ipersensibilità dentinale) si manifesta come dolore acuto e transitorio la cui insorgenza dipende da stimoli meccanici (ad es., lo spazzolamento dei denti), chimici (ad es., sostanze acide o dolci) o termici (ad es., cibi freddi o caldi).

Si verifica per effetto dell’indebolimento dello smalto che protegge i denti o a causa della recessione delle gengive, rimanendo esposta la superficie sottostante, la dentina.

I problemi di bulimia, lo sbiancamento dei denti, lo spazzolamento eccessivo o l’uso di un dentifricio molto abrasivo, il consumo di bevande acide, la recessione gengivale, il trattamento parodontale, il trattamento ortodontico e la xerostomia possono aumentare l”incidenza di questo problema. Anche la carie, le otturazioni consumate e i denti rotti o scheggiati possono favorirne la comparsa.

L’ipersensibilità dentale, che si presenta in genere tra i 18 e i 40 anni, colpisce 1 su 7 persone adulte.

Con l’arrivo dell’estate, i bar si riempiono e il consumo di gelati e bibite ghiacciate diventa il rimedio più efficace per combattere il caldo. È una sensazione che può essere rinfrescante per alcuni, ma un vero e proprio problema per altri che soffrono di ipersensibilità dentale,

La prima reazione sarà quella di smettere di assumere i cibi che causano il dolore, eppure esistono dei rimedi che ci consentono di godere dell’estate grazie alla cura della salute orale.

È possibile prevenire e curare l’ipersensibilità dentale, che migliorerà in modo significativo adottando le misure seguenti:

    • Avere un’igiene orale adeguata dal punto di vista della frequenza e della tecnica.
    • Utilizzare uno spazzolino con setole extra morbide.
    • Usare un dentifricio poco abrasivo, che contribuisca a riparare la superficie dello smalto dei denti.
    • Utilizzare un collutorio specifico per denti sensibili.
    • Fare una visita periodica dal dentista come prevenzione. Se è troppo tardi, curare l’ipersensibilità dentale.

Se l‘ipersensibilità dentale viene curata con prodotti adeguati in modo continuo, si potrà evitare quella sensazione di dolore  e sarà possibile ripristinare lo stato normale di denti e gengive.

Su questo articolo ti invitiamo a condividere con i tuoi pazienti questi 4 consigli per far sì che possano godere dell’estate:

  1. Attenzione a zuccheri e agrumi: Alcuni cibi con succo di arancia o limone contengono acidi. Queste sostanze alterano il pH della bocca e possono causare un’erosione o consumo chimico dello smalto e della dentina esposta, peggiorando la sensibilità o causando dolore sui denti sensibili. Un bicchiere di acqua o di latte dopo avere consumato gli agrumi può aiutare a equilibrare più velocemente il pH della bocca.
  2. Come e quando lavarsi i denti: Non lavare i denti subito dopo aver ingerito questi cibi acidi per evitare di diffonderli nel cavo orale e di danneggiare lo smalto dei denti, peggiorandone in questo modo l’erosione. Aspettando dieci minuti prima dello spazzolamento, il processo naturale di salivazione regola il pH e lascia la bocca preparata per eseguire l’igiene orale.
  3. Alimentazione sana: Mangiare bene è sempre un buon alleato per prevenire qualsiasi problema di salute, anche nel caso della bocca. I cibi con un alto contenuto di fibre aiutano a migliorare la salivazione, contribuendo a ripristinare il pH dopo i pasti e ad evitare il consumo dello smalto.
  4. Prenditi cura dei tuoi denti: Chi soffre di ipersensibilità dentale sa che si manifesta non solo con il freddo e con il caldo, ma anche con qualsiasi contatto come, ad esempio, l’attrito di una forchetta durante il pasto o con sostanze come lo zucchero. Si raccomanda di evitare questi contatti e alcune abitudini come tagliare il filo con i denti o mordere le penne, che possono causare un’erosione meccanica e provocare dolore.

 

 

L’apparecchio ortodontico e il ‘posiVITISmo’

I trattamenti con apparecchi ortodontici, in particolar modo con i bracket e le bande in metallo, rappresentano una sfida personale importante, essendo un periodo durante il quale la qualità della vita e la salute orale possono essere compromesse in diversi modi.

In primo luogo, è da tenere presente il fattore estetico, soprattutto nei casi di apparecchio ortodontico in metallo. In età giovanile può non essere un problema tuttavia, in età adulta, potrebbe rappresentare un disagio. Per non danneggiare il proprio aspetto, è possibile utilizzare apparecchi ortodontici in ceramica, soprattutto sui denti anteriori, o apparecchi posizionati sul retro dei denti.

Un altro punto importante è la comparsa di ulcere o piaghe che possono essere particolarmente fastidiose. Queste situazioni si verificano soprattutto all’inizio del trattamento. A tal proposito, esistono prodotti come la cera ortodontica da applicare sull’apparecchio, che contribuisce a ridurre i danni. Esistono, inoltre, alcuni gel sia antisettici che con ingredienti umettanti che possono alleviare il dolore e accelerare il recupero.

Ad ogni modo, uno degli aspetti più rilevanti è la difficoltà di eseguire una buona igiene orale. L’apparecchio ortodontico trattiene una quantità maggiore di placca e di residui di cibo che rendono necessaria un’igiene orale più accurata (1). L’accumulo di placca può avere conseguenze gravi sulla salute orale dei portatori di apparecchio ortodontico come, ad esempio, la demineralizzazione dello smalto (2), la carie (3) e la gengivite (4).

Per migliorare l’igiene orale è di fondamentale importanza la motivazione della persona. In un recente studio condotto dall’Università di Barcellona è stato valutato un gruppo di portatori di apparecchio ortodontico in base alla loro predisposizione a migliorare e mantenere l’igiene orale mediante la classificazione del modello transteorico di Prochanska e Di Clemente (5). Dallo studio è emerso che le persone che si trovavano negli stadi più avanzati del modello, nella fase di azione e di mantenimento presentavano un indice migliore di placca e di infiammazione delle gengive rispetto alle persone che si trovavano nello stadio di contemplazione e osservazione (6).

È importante segnalare, inoltre, che essendo difficile eseguire la pulizia con l’apparecchio ortodontico, soprattutto quella interdentale, se effettuata in modo corretto sarà estremamente facile godere di una buona igiene orale dopo aver tolto l’apparecchio e resterà per sempre un’abitudine quotidiana. Perché davanti alle difficoltà si cresce sempre.

I vantaggi dell’apparecchio ortodontico sono visibili in diversi ambiti (7):

1. Si possono evitare problemi ai denti:

  • Denti consumati a causa di un contatto erroneo
  • Formazione della carie a causa dell’accumulo di placca nei punti di contatto erronei tra i denti
  • Fratture dei denti a causa del sovraccarico occlusale

2. Il tuo stato di salute generale migliorerà:

  • Grazie alla diminuzione delle emicranie causate dalla disfunzione dell’articolazione mandibolare
  • Evitando una posizione erronea della testa, del collo e della colonna vertebrale
  • Masticando il cibo in modo corretto e facilitando la digestione

3. La tua autostima aumenterà perché:

  • Potrai sorridere liberamente in qualsiasi situazione
  • L’espressione del tuo volto nelle foto sembrerà più giovane
  • Il sorriso è il primo aspetto su cui si sofferma il 29% delle persone

4. Migliorerà la tua vita privata e professionale, visto che le persone con i denti dritti:

  • Sono considerate più piacevoli dagli altri
  • Hanno maggiori probabilità di venire assunte in un colloquio di lavoro

 

Considerare l’Apparecchio Ortodontico come qualcosa che può cambiare/migliorare la tua vita in un modo radicale può essere il trampolino di lancio per aiutarti a prendere una decisione.

 

Dott. Xavier Calvo, medical advisor di DENTAID